Centro unico accessi venosi e rete referenti accessi venosi esperienza sull’ applicazione di un modello organizzativo nell’ azienda ospedaliero universitaria

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M. Valeria Massidda
Alessio Mameli
Cesar Ivan Aviles Gonzalez
Maria Pisu
Paola Melis
C. Fadda
R. Rosmarino
Maria Rita Pinna

Abstract

INTRODUZIONE


Negli ultimi anni l’uso dei PICC (peripherally inserted central catheter) è aumentato rispetto ad altre tipologie di accesso venoso. La versatilità e il basso rischio li rende spesso una prima scelta nel medio-lungo termine (3 mesi). Molte aziende sanitarie, sulla base della premessa fatta, hanno strategicamente investito sull’istituzione di ambulatori dedicati e la formazione di PICC Team.


MATERIALI E METODI


Il presente lavoro ha lo scopo di descrivere l’istituzione e l’implementazione del servizio centralizzato per la gestione degli accessi venosi a media e lunga permanenza all’interno dell’ AOU di Cagliari ( CUAV); ponendo l’accento sulla istituzione della rete di referenti per la gestione degli accessi venosi all’interno delle singole unità operative. Il percorso di istituzione del servizio centralizzato per la gestione degli accessi e l’istituzione della rete dei referenti è stato intrapreso al fine di ridurre i tempi di attesa per l’impianto di un catetere venoso a permanenza e accelerare l’iter di dimissione dei pazienti fragili sul territorio. Al fine di dimostrare la ricaduta organizzativa del modello organizzativo adottato, sono stati raccolti attraverso i registri di impianto i seguenti dati relativi all’anno 2017 e all’anno 2021: il numero e la tipologia dei cateteri venosi centrali a lunga permanenza impiantati, i tempi di attesa medi e le principali indicazioni all’impianto.


Nel presente lavoro è stato descritto il modello organizzativo adottato dal 2018 al 2020 e sono state analizzate le ricadute organizzative nella gestione degli accessi venosi.


RISULTATI


L’azienda AOU di Cagliari, nel 2018, ha implementato il servizio posizionamento di port-cath e cateteri parzialmente tunnellizzati a lunga permanenza già esistente, integrandolo col servizio di impianto PICC.


Attivo dal 2007, il servizio di impianto cateteri venosi centrali a lunga permanenza, è rivolto prevalentemente ai pazienti oncologici affetti da neoplasie solide maligne. Nel 63,9% dei casi sono stati impiantati cateteri di tipo Grosshong, nel restante 36,1% dei casi cateteri Port-a-cath. I tempi di attesa medi per l’impianto sono stati quantificati in circa 8 settimane di attesa, un tempo eccessivamente lungo considerate le esigenze dei pazienti oncologici in attesa di chemioterapia.


L’attivazione del centro unico aziendale per l’impianto dei cateteri venosi a lunga permanenza e della rete dei referenti nella gestione, ha portato ad una riduzione dei tempi di attesa di 7 giorni, ad un aumento degli impianti PICC e MIDLINE e un miglioramento dell’intero Iter gestionale.


CONCUSIONI


L’accesso venoso richiede l’attivazione di percorsi clinici finalizzati alla valutazione tempestiva del patrimonio venoso, alla pianificazione, e all’inserimento del device adeguato, è in grado di migliorare i risultati riducendo le variabili, la frammentazione delle cure e di conseguenza il costo.


I PICC -Team o Team medico-infermieristici per gli accessi venosi a media e lunga permanenza si inseriscono perfettamente in questa logica.


La sola presenza di un PICC team non garantisce il miglioramento della qualità delle cure. La buona riuscita nel posizionamento degli accessi periferici (cannule corte, lunghe e Midline) e centrali dipende da un team specializzato e dall’applicazione di bundle da parte di tutti gli operatori coinvolti nella gestione di questo tipo di dispositivi, riducendo così le complicanze.


Ciò è possibile se al PICC team si associa la collaborazione della rete di infermieri referenti specificatamente formati.


Il modello organizzativo della rete dei referenti accessi venosi adottato in AOU sta fornendo risposte coerenti alle aspettative ed è auspicabile che vengano confermate dal monitoraggio e la valutazione dei dati anche per il prossimo anno.

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Come citare
[1]
Massidda, M.V., Mameli, A., Gonzalez, C.I.A., Pisu, M., Melis, P., Fadda, C., Rosmarino, R. e Pinna, M.R. 2022. Centro unico accessi venosi e rete referenti accessi venosi: esperienza sull’ applicazione di un modello organizzativo nell’ azienda ospedaliero universitaria. Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine. 5, 2 (set. 2022), 41-48. DOI:https://doi.org/10.30459/2022-14.
Sezione
Articoli

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