Utilizzo dello strumento di autovalutazione c.a.r.m.in.a. nella gestione del rischio clinico

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Andrea Piercarlo Ugonia

Abstract

Introduzione. Il “C.A.R.M.In.A.” è uno strumento di autovalutazione e di confronto applicato a 7 aree di interesse nella gestione del rischio clinico, misurate mediante un questionario contenente standard pesati.


Obiettivo. Focus principale dello studio sarà indagare le aree previste dallo strumento C.A.R.M.In.A. attraverso una autovalutazione guidata del personale Coordinatore e Referente per il Rischio Clinico all’interno di un’Azienda Sanitaria Locale allo scopo di mappare ed individuare le aree che necessitano un intervento prioritario e quelle con livelli di performance migliori. Ciò permetterà di proporre interventi mirati al miglioramento della performance aziendale.


Metodo. Lo studio ha previsto tre fasi. Dapprima, in conseguenza all’attivazione di un corso formativo, è stato somministrato C.A.R.M.In.A. agli operatori. Successivamente si è provveduto allo studio dei dati C.A.R.M.In.A. Infine si è provveduto alla mappatura delle aree a maggior rischio, di quelle con performance migliori e si sono ipotizzate azioni di miglioramento.


Risultati. La partecipazione su base volontaria allo studio da parte degli operatori eligibili è stata del 73%. Le aree riferite con maggiori criticità nelle varie strutture sono risultate essere l’area 1: Cultura della sicurezza e l’area 6: Gestione dell’evento avverso e dell’evento evitato. All’interno di queste due aree gli standard più deboli fanno riferimento alle modalità di comunicazione degli eventi avversi specie nei confronti di pazienti e famigliari coinvolti ed il loro conseguente supporto e sostegno. Per quanto riguarda le aree riferite come ottimali, queste sono: l’area 4: Ambiente e contesto sicuri, l’area 7: Compilazione e gestione della documentazione sanitaria e l’area 2: comunicazione.


Discussione. I dati ottenuti sono conformi alla letteratura considerata. Valutati i risultati conseguiti ed alla luce della letteratura analizzata si sono previste azioni di miglioramento mirate alle effettive criticità emerse dallo studio: Formazione sulle modalità di comunicazione dell’evento avverso, Simulazione di casi, Potenziamento delle competenze relazionali/comunicative del personale e Sviluppo di percorsi proattivi e ad accesso diretto a supporto e sostegno di pazienti e famigliari coinvolti nell’evento avverso.


Conclusione. Il programma C.A.R.M.In.A., fornendo una base di analisi pressoché completa di tutti i fattori influenti sul rischio aziendale, si è dimostrato un utile strumento a supporto delle attività di governance clinica.

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Come citare
[1]
Ugonia, A.P. 2020. Utilizzo dello strumento di autovalutazione c.a.r.m.in.a. nella gestione del rischio clinico. Italian Journal of Prevention, Diagnostic and Therapeutic Medicine. 3, 3 (giu. 2020), 16-26. DOI:https://doi.org/10.30459/2020-18.
Sezione
Articoli

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